Viaggio attraverso la città possibile – proiezione del film di Eugenio Corsetti

INFORMAZIONI
Giovedì 5 maggio
Ore 18:30
Contributo di partecipazione 5,00€
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: mandare un’e-mail a info@foglibianchi.it oppure chiamare il 3404745197 o inviare un messaggio su Facebook o Instagram, specificando nome e cognome dei partecipanti e numero di telefono.

DESCRIZIONE EVENTO
Tre fotografi analogici e una troupe audiovisiva attraversano a piedi una porzione di Roma, da una delle estreme periferie sino a uno dei luoghi nevralgici della Città. Dal MAAM di via Prenestina, a ridosso del GRA, al MACRO Asilo, uno dei fulcri culturali di Roma, ci sono poco più di 10 km. In questo tragitto, però, la città muta in maniera evidente.
Una città complessa è Roma: enorme, fagocitante, ingestibile e sempre più chiusa alle realtà culturali. Fortemente divisa, da sempre, dal punto di vista sociale. Eppure Roma è un vero e proprio percorso culturale non solo nel suo centro storico. Un percorso, in vero, accessibile a tutti e che spesso collega, molto più che solo idealmente, la periferia e il centro.
Questo è il film documentario VIAGGIO ATTRAVERSO LA CITTÀ POSSIBILE di Eugenio Corsetti.

“Quando più di due anni fa ho pensato di collegare, attraverso il linguaggio della fotografia, una periferia estrema con il centro città, per trovare un filo conduttore culturale in grado di superare qualsiasi barriera sociale, la strada, in realtà, era già tracciata. Non a caso scelsi un percorso che partisse dal MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia per arrivare al MACRO Asilo, entrambi pensati e allora diretti dall’antropologo e artista Giorgio de Finis. La nostra amicizia e collaborazione è iniziata circa 25 anni fa ed ero con lui e Fabrizio Boni, in qualità di fotografo di scena, quando decisero di girare Space Metropoliz, nell’ex fabbrica Fiorucci su via Prenestina, occupata da famiglie in emergenza abitativa. Da quell’esperienza Giorgio partì per realizzare un museo partecipato, aperto e condiviso con gli abitanti stessi. Nel momento in cui  gli fu  affidata la direzione del MACRO, de Finis non esitò a introdurre qui lo stesso modus operandi. Ecco l’idea! Volevo vedere se nel mezzo, nella città, nelle sue strade, fra le sue persone, fra i palazzi, nelle botteghe, nei parchi, etc, vi fosse lo stesso senso di partecipazione, arte e cultura sociale. Ciò che ho scoperto, insieme ai mie colleghi, è che non solo la lezione del MAAM è uscita fuori dai suoi cancelli, ma che ci sono anche numerose realtà che, in maniera differente, agiscono sul territorio, aiutano le persone, generano arte, cultura, socialità, senso civico e appartenenza. E il percorso unico, il filo rosso, esiste.”

Eugenio Corsetti

Il foglio bianco è la possibilità che l’uomo ha per esprimersi, su di esso può essere impressa la luce, la parola, il colore, una nota musicale. Su “Fogli bianchi” possiamo riscrivere la realtà, guardarla con altri occhi, toccarla con altre mani. L’associazione “Fogli bianchi” nasce con l’obiettivo di comprendere il rapporto tra l’uomo e il mondo attraverso le varie forme d’arte, prime fra tutte: la letteratura e la fotografia, insieme alle arti figurative e alla musica; ma anche di analizzare il rapporto tra l’uomo e la realtà storica-contemporanea. L’attualità sarà uno dei temi che l’associazione si propone di approfondire, per trovare nuove strade, disegnare nuove prospettive usando gli strumenti della cultura e dialogando con il passato. Crediamo che l’incontro e lo scambio con gli altri aiutino a realizzare questi obiettivi.

I REGISTI

Eugenio Corsetti è nato a Roma nel 1975. Giornalista, scrittore, fotoreporter, fotografo, stampatore e regista ha collaborato con numerose testate giornalistiche e ha accumulato molteplici esperienze come addetto stampa, curatore, direttore della fotografia e fotografo di scena. Ha tenuto diversi corsi di fotografia, stampa e giornalismo. Al suo attivo moltissime mostre personali tra cui Maschere a nudo (1999), Dietro il volto (2001) e Angeli della strada (2003). L’esposizione, Live Solo (2005-2008), è dedicata alla fotografia di scena musicale, la sua specializzazione artistica da oltre venticinque. Tre sue immagini sono state selezionate per un’esposizione presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma nel 2007 e fanno attualmente parte del patrimonio del Museo. Dal 2007 è titolare, insieme al padre Rolando, della nuova sede del Laboratorio Fotografico Corsetti (www.corsettilab.com), laboratorio di stampa professionale fondato nel 1971. Dal 2011 collabora fotograficamente nel progetto Space Metropoliz, a cura di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis, intervenendo anche come artista. Due sue immagini sono patrimonio del MAAM dal 2013. Nel 2018 è socio fondatore dell’Associazione FARO, che si occupa di promuovere la cultura fotografia, e entra nel Comitato Organizzativo per la realizzazione del Mese della Fotografia Roma (Marzo 2019), promuovendo, con il Laboratorio, circa trenta eventi. A novembre 2019 ha organizzato e realizzato un minifestival dal titolo Fuori le Zero che ha visto la partecipazione di grandi nomi della fotografia affiancati a giovani promesse. A dicembre realizza Laboratorio Migrante, un evento gratuito di due giorni in camera oscura, aperto al pubblico, trasportata dentro gli spazi del Museo Macro Asilo di Roma. Questa performance è stata filmata ed è divenuta parte integrante del film documentario Viaggio attraverso la Città Possibile (un progetto di cui Eugenio Corsetti è stato ideatore, attore e regista), in cui tre fotografi analogici realizzano a piedi un lungo percorso, non solo fotografico, nella città di Roma. Il documentario è secondo alla XIX Edizione del RIFF – Rome Indipendent Film Festival 2020 e partecipa alla prima edizione di IPER – Festival delle Periferie di Roma e al Conscious Cities Festival nel 2021.

Emiliano Monaco, nato a Roma, si laurea in DAMS a Roma 3 e studia alla NYFA, producendo il suo primo cortometraggio “SAXPLAYER”. Realizza diversi video e due documentari. Il primo, presentato al Festival dei Popoli nel 2011, è girato in Islanda, dove vive circa 10 anni insegnando Storia del Cinema all’Università e lavorando come fotografo di scena.

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